Aloe il verde toccasana

Una pianta bella da vedere e utile per il prezioso gel cicatrizzante contenuto
nelle sue foglie carnose
 

L’aloe vera è diffusa allo stato spontaneo in varie parti del mondo nei territori che presentano climi caldi e asciutti. Questo la rende adatta a essere coltivata anche in casa, dove rappresenta una risorsa preziosa. Oltre a essere molto facile da coltivare e quindi adatta anche ai meno esperti, è davvero utile per la piccola farmacia domestica in quanto rappresenta una soluzione immediatamente a disposizione per il pronto soccorso di piccoli problemi riguardanti la pelle.

Pronto soccorso domestico
L’aloe vera è pronta all’uso: basta infatti tagliare una bella foglia carnosa laterale prelevata da piante di almeno 3-4 anni di vita (coltivate senza concimi chimici) ed estrarre con un coltello il prezioso gel trasparente. Questo ha molteplici proprietà lenitive e calmanti ed è attivo su tanti disturbi della pelle; in particolare, su piccoli taglietti e scottature agisce come coagulante e cicatrizzante e favorisce la crescita cellulare. Il gel può essere consumato subito, oppure conservato per non più di una settimana in un contenitore ermetico in frigorifero. Per il trattamento di piccole zone cutanee si consiglia di prelevare solo una porzione di foglia, la parte tagliata sulla pianta cicatrizzerà in poco tempo.

Come si coltiva
Come tutte le piante succulenti, l’aloe vera ha foglie carnose che hanno funzione di riserva idrica. Va quindi innaffiata poco, attendendo che la terra di coltivazione sia bene asciutta. Un consiglio: per capire se è il momento di bagnarla, non limitatevi a controllare la superficie, ma inserite uno stecchino di legno (come quelli da spiedini) nel vaso e attendete alcuni minuti prima di sfilarlo, per verificare se la terra è asciutta o meno.
Se coltivate l’aloe all’aperto, innaffiate al mattino presto o alla sera tardi, evitando le ore più calde e fate attenzione a versare l’acqua direttamente sulla terra e non sulle foglie: potrebbero trattenere l’acqua e avviare un processo di marcescenza o rischiare patologie fungine.
Durante l’intera stagione vegetativa, che va da marzo a settembre, una volta al mese potrete aggiungere all’acqua di irrigazione una piccola quantità di concime liquido specifico (ne esistono di bio).

Talee per nuove piantine

L’aloe produce dei polloni alla base del cespo principale: è meglio eliminarli, in quanto sottraggono riserve nutritive alla pianta madre. Da ogni pollone potete sviluppare una nuova pianta. Come? Inserite sul fondo di un vaso materiale drenante come lapillo o argilla espansa e riempite con un mix composto da 40% di sabbia di fiume, 40% di torba e 20% di buona terra da giardino e un po’ di lapillo. Prelevate i polloni dalla pianta madre e aspettate una settimana prima di procedere alla loro messa a dimora: appena le radici saranno a contatto con il terriccio e riceveranno un po’ d’acqua, si riprenderanno subito. Inserite la piantina
e annaffiate moderatamente. Poi bagnate una volta a settimana in estate e sospendete in inverno.