Il linguaggio del corpo

Le parole possono mentire, braccia, gambe e occhi no. Scopri con uno sguardo che cosa provano o pensano davvero gli altri di te, indipendentemente da quello che dicono

 

Ormai la comunicazione globale, attraverso smartphone e social network, permea la nostra vita quotidiana. Eppure, sappiamo ancora pochissimo della più antica forma di linguaggio, quella del corpo. Siamo attenti al significato delle parole, meno a quello dei gesti, della postura, della mimica facciale. In realtà il corpo parla, e non mente mai. Basta osservare il nostro interlocutore mentre conversa: ne riceveremo più informazioni di quante passino attraverso le sue comunicazioni verbali.

Sopra il sorriso…

«Che piacere vederti!». Quante volte qualcuno incontrandoci dice così. Sarà vero? Se ha un’espressione vivace, una voce dal tono allegro, occhi luminosi, probabilmente sì. Se è rigido e teso, sorride solo con la bocca, sicuramente no. La migliore chiave d’interpretazione, in questi casi, è il sorriso: quando si vuole mascherare qualcosa, si ricorre al finto sorriso, dal quale l’interlocutore si fa facilmente ingannare, perché è difficile distinguerlo da quello sincero. In realtà, basta guardare gli occhi: il sorriso autentico coinvolge, oltre ai muscoli della bocca, quelli degli occhi, in particolare il muscolo detto pars lateralis. Uno dei principali esperti del linguaggio del corpo, Paul Ekman, ha dimostrato, attraverso la misurazione dell’attività cerebrale di varie persone sorridenti, che solo quelle che contraggono questa zona hanno attivato aree del cervello legate a sensazioni piacevoli. Perciò, garanzia di sincerità sono le zampe di gallina ai lati degli occhi e un lieve abbassamento delle sopracciglia. Attenzione anche ai tempi: il sorriso-maschera appare e scompare in modo troppo improvviso e a volte è un po’ asimmetrico.

 

I segnali della menzogna

In generale, la possibilità di capire se qualcuno ci mente dipende da quanto è emozionato: se è tranquillo e disinteressato si controllerà di più, se è impaurito, in colpa o in ansia gli scapperanno più facilmente segnali rivelatori. Tra questi, voce, mani e piedi sono l’equivalente del “naso lungo e gambe corte” del classico Pinocchio.

• Le bugie sono spesso accompagnate da variazioni del tono della voce e del ritmo delle parole. Se chi parla maschera risentimento nei nostri confronti, la sua voce si fa metallica, secca, e tende a mangiarsi le parole. Se invece è deluso ma non vuole farlo capire (per esempio di fronte a un regalo non apprezzato), il timbro si abbassa, diventa un po’ sospirato, flebile. Le parole sono scandite più lentamente, con pause lunghe tra le frasi. 

Occhio alle mani: non è vero che chi mente gesticola di più, al contrario tende a ridurre la gestualità. Questo perché è particolarmente concentrato su quello che dice e poi perché stando più fermo si sente meno esposto. Aumenta però il contatto mani-viso: nel momento della bugia si tocca la bocca, oppure sposta repentinamente la mano dalla bocca al naso. Spesso tiene qualcosa tra le mani: il telefono, una penna, un foglietto e ci giocherella per distogliere lo sguardo dall’interlocutore.

• Se si ha il dubbio che qualcuno menta, basta mettersi in una posizione in cui osservargli piedi e gambe, le parti del corpo più sincere: ansia e senso di colpa fanno indirizzare le estremità verso porte, finestre e uscite, sentiti come potenziali vie di fuga. Anche un movimento incessante dei piedi è segnale del desiderio di darsela a gambe.

 

Meglio le mail

Gli esperti di comunicazione della Cornell University hanno chiesto ad alcuni studenti di memorizzare per una settimana conversazioni, telefonate, sms, chat, mail. Hanno poi chiesto di individuare nella lista quante comunicazioni contenessero bugie. Le mail sono risultate le più sincere: forse perché restano memorizzate a lungo e si teme perciò di potere essere smascherati più facilmente. Quindi, se si vuole sapere la verità su qualcosa, meglio farsela svelare per posta elettronica.

 

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Marco Pacori

I segreti del linguaggio del corpo

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Scritto da uno dei massimi esperti italiani dell’argomento, spiega con chiarezza (e con l’aiuto di foto e disegni) come capire gli altri (sul lavoro, in famiglia, nelle relazioni) e come indurre le reazioni desiderate.