La città ideale

Fondata dal duca d’Atri nel ’400, Giulianova (TE) non è solo uno dei più apprezzati centri balneari abruzzesi, ma anche una meta d’arte. Con un territorio dove trovare eccellenze
gastronomiche e artigianali

Un rettangolo di case alla sommità di un colle affacciato sull’Adriatico, difeso da mura e torrioni. Nel 1470 Giulio Antonio Acquaviva, duca d’Atri, fonda una città secondo i canoni del classicismo umanistico e le dà il proprio nome. Giulianova diventa così una delle “città ideali” del Rinascimento il cui centro storico è ancora oggi compreso in quel rettangolo anche se le mura e alcuni torrioni sono stati abbattuti. Resta l’intreccio perpendicolare delle strade, le piccole piazze, i palazzi d’epoca e resta, soprattutto, il duomo di San Flaviano con la sua pianta ottagonale e l’ardita cupola che si vede ancora a molti km di distanza, in mare aperto.

Dai romani al ’900
Giustamente famosa come centro balneare, abbonata da anni alla bandiera blu (qualità del mare), a quella verde (a misura di bambino) e alla “spiga verde” per la qualità globale dell’ambiente, Giulianova (in provincia di Teramo) è anche un borgo di interesse storico-artistico. A sud dell’abitato quattrocentesco, sorgeva una città romana diventata poi nel medioevo punto di approdo da e per l’Oriente. I reperti romani, che si trovano nel Museo Archeologico ospitato in un torrione superstite, e la chiesa romanica di S.M. del Mare, con un portale decorato da sculture di pregio, testimoniano quel passato. Ma non mancano esempi più recenti come la scenografica piazza Libertà (XIX sec.), con belvedere sulla costa e lo storico Gran Caffè de’ Baroni. A nord del paese sorge invece il Santuario dello Splendore. Anche qui arte e fede si uniscono nella Via Crucis realizzata tra il 1998 e il 2003 dallo scultore locale Ubaldo Ferretti e nella raccolta di quadri del ‘900 ospitati nella Pinacoteca. Infine, a Giulianova Lido, il Lungomare Monumentale, il Kursaal e l’ex colonia Enam sono esempi rilevanti di architettura razionalista del ‘900.

Pesce & biciclette
A caratterizzare il litorale giuliese sono però i trabucchi, capanne in legno con reti a bilanciere per la pesca sotto costa. Il molo sud del porto ne ospita nove, tutti in piena efficienza. Da strumenti di lavoro, oggi i trabucchi sono un’attrattiva turistica e un luogo di ritrovo. Giulianova del resto vanta un porto peschereccio tra i più importanti dell’Adriatico e l’attività della flotta da pesca è una voce importante dell’economia locale. Con tanto di borsa merci. L’offerta turistica si completa infine con un tratto consistente della Ciclovia Adriatica, la pista ciclabile che collegherà Trieste a S.M. di Leuca per oltre 1300 km di percorso protetto. Per ora si può pedalare dalla foce del fiume Tronto a quella del Tordino attraverso alcuni dei più begli arenili abruzzesi, pinete e macchia mediterranea.

Risorgimento in nero
Voltate le spalle alla splendida spiaggia dorata, si entra in un paesaggio fatto di piccoli borghi, colline con vigne e ulivi fino ai Monti della Laga dove prevalgono invece castagni, lecci e querce. Qui, al confine tra Marche e Abruzzo, ossia un tempo tra Stato Pontificio e Regno di Napoli, si trova Civitella del Tronto, magnifico paese medievale arroccato su uno sperone di roccia alla cui sommità sorge una fortezza inespugnabile. Qui è stata scritta una pagina poco nota e ancor meno eroica del nostro Risorgimento. Mentre a Torino Vittorio Emanuele II proclamava il Regno d’Italia, un manipolo di soldati borbonici resisteva ancora all’assedio dei piemontesi, grazie appunto all’imprendibilità del sito. Al momento dell’inevitabile resa la vendetta dei vincitori fu feroce. Oggi la rocca è trasformata in spazio culturale e museo, ma la sua attrattiva principale è lo straordinario panorama che si ammira passeggiando sulle sue possenti mura.

Castelli di terracotta
Anche alle pendici del Gran Sasso esistono magnifici borghi. Qui, la presenza di calanchi argillosi, l’abbondanza di sorgenti e legname ha fatto nascere nei secoli il fiorente artigianato della ceramica. Siamo a Castelli, una delle capitali italiane di questa manifattura. La Pendeca (bottega) della famiglia Di Simone (via Fontevecchia, tel. 0861979003) è una delle più antiche, l’unica riconosciuta di interesse culturale. Per uno shopping di altissima qualità. Da vedere, il Museo Civico delle Ceramiche, la chiesa di San Donato, con soffitto a maiolica, e il sontuoso presepe in ceramica, ricco di oltre cento personaggi, nell’Istituto d’Arte.

Balcone con affresco
Il tour si può concludere ad Atri, antichissimo borgo a balcone su un colle in una zona di grande pregio paesaggistico. Il centro storico conserva una delle più belle cattedrali d’Abruzzo, dall’austera facciata in pietra ingentilita da portale e rosone finemente decorati. Al suo interno si può ammirare il ciclo di affreschi del ‘400 di Andrea di Litio ritenuto il più importante esempio di pittura rinascimentale abruzzese. Il duomo sorge sui resti di un vasto impianto idrico di epoca romana, rimasto intatto, a cui si accede dal bel chiostro trecentesco. Di notevole interesse anche il Museo  Archeologico. In una delle tante pasticcerie artigianali del paese, è di rigore l’assaggio di un Panducale, dolce tipico atrese la cui ricetta risale al ‘300.

Mangiare&dormire

• Hotel Cristallo
tel. 0858003780 www.hcristallo.it
4* aperto tutto l’anno in posizione centralissima, sul lungomare Zara.
• Hotel Parco dei Principi
tel. 0858008935
www.giulianovaparcodeiprincipi.it
Ospitalità familiare. Perfetto per coppie con bambini.
• Osteria dal Moro
tel. 0858004973
Un’istituzione, più che un locale. Proprio dietro il porto da pesca, in cucina si usa solo ciò che arriva da lì, il mattino presto. Un’esperienza da non perdere.