Prosecco Lambrusco

Sono semplici da bere, amabili, “giovani”: tra le bollicine più amate dagli italiani e ora anche nel mondo

 

La loro popolarità non accenna a calare e non è difficile capire il perché. Il Prosecco è ormai il simbolo del bere “easy chic” made in Italy: l’aperitivo italiano per eccellenza, il brindisi versatile e adatto a ogni momento della giornata, è lo spumante più bevuto del mondo. Il Lambrusco, dal canto suo, è il “rosso con le bolle” per antonomasia, il frizzante di grande qualità e soddisfazione a prezzi decisamente abbordabili: è uno dei vini più al passo con i tempi e, al contempo, ha caratteristiche che richiamano un mondo rurale e naturale oramai difficile da rintracciare.

 

Prosecco

Le uve del vitigno Glera, alla base del Prosecco Doc e Docg, sicuramente esistono fin dall’epoca romana: venivano coltivate nella località Prosecco sulle colline carsiche triestine, dando origine a un vino di nome Puccino. Nel 1700, la coltivazione del Glera si estese, espandendosi nei limitrofi territori pianeggianti del Veneto e del Friuli: è qui che è nato, a inizio Novecento, grazie alle nuove tecnologie di spumantizzazione, il Prosecco che conosciamo oggi, che conta su 8159 aziende vitivinicole e quasi mezzo miliardo di bottiglie prodotte.
In generale, possiamo dire che i migliori Prosecco presentano un colore giallo paglierino, riflessi luminosi e dorati, al naso sprigionano profumi di mela verde, pera e agrumi, e in bocca hanno un gradevole sapore aromatico, di grande morbidezza e freschezza, mentre il perlage è fino e leggero.

Abbinamento cibo-vino Ottimo come aperitivo, il Prosecco si accompagna ad antipasti e a primi piatti delicati. Si sposa bene anche
con carni bianche, prosciutto crudo e secondi piatti di pesce e crostacei.
Temperatura di servizio: 6-8 °C

 

Lambrusco

La patria del Lambrusco è l’Emilia Romagna: un calice di questo vino sa trasmettere sempre l’anima sincera, conviviale e allegra della sua regione. Da recenti studi archeologici, sembra che la presenza del Lambrusco sul territorio italiano sia datata addirittura all’età del bronzo… ma il suo boom è stato negli anni Settanta, quando il Lambrusco ha cominciato a spopolare negli Stati Uniti al motto di “Red Cola”. Soprannome che non ha giovato molto alla reputazione qualitativa di questo vino: oggi, invece, il Lambrusco sta vivendo un ritorno importante, anche grazie alla qualità indiscussa perseguita dai produttori, tanto che c’è chi lo chiama “Champagne Rosso”.
A seconda della varietà (vedi box), le differenziazioni gustative vanno dal secco all’amabile, ma in generale possiamo dire che il Lambrusco presenta – più o meno spiccatamente – aromi fruttati e floreali (specie di violetta al naso), con note di fragole, lamponi e ciliegie.

Abbinamento cibo-vino Il Lambrusco di Sorbara è il migliore con i salumi e il gnocco fritto, mentre il Lambrusco Salamino di Santa Croce, col suo colore rosso carico, la spuma dai contorni violacei e il sapore che ricorda la frutta matura, è più adatto ai piatti di pasta al ragù e agli arrosti di carni bianche o suine: perfetto anche con l’anguilla di Comacchio. Il Lambrusco Grasparossa, con il suo sapore fruttato dal retrogusto amarognolo, si sposa bene con la pasta al forno, gli arrosti di carne bovine e i formaggi stagionati, ma nella versione amabile si rivela un inaspettato aperitivo e si abbina anche con la pasticceria secca.
Infine, c’è il Lambrusco Reggiano che si accompagna con gli affettati, le torte di verdura e i bolliti.
Temperatura di servizio: 6-8 °C

prosecco - Tre varietà

Il Prosecco spumante ha un’effervescenza persistente ed è
la versione simbolo della denominazione. In base al contenuto zuccherino (da più a meno) può essere brut, extra dry, dry, demi-sec. Il Prosecco frizzante ha un perlage lieve e meno persistente. Nel Prosecco tranquillo
il perlage è assente.

 

Lambrusco - Quattro tipologie

Sono quattro le tipologie di vino Lambrusco Doc prodotte in Emilia-Romagna: il Lambrusco rosso Salamino di Santa Croce, secco o amabile; il Lambrusco
di Sorbara, che può essere rosso o rosé, secco o amabile;
il Lambrusco Reggiano, rosato
e dolce o rosso e secco;
il Lambrusco Grasparossa di Castelvetro, secco o amabile.