Parola d'ordine: proteggere il capitale. Non è il consiglio di un consulente finanziario, ma dei dermatologi che ci aiutano a mantenere una pelle bella, giovane ed elastica anche sotto l’ombrellone. Ognuno di noi, infatti, nasce con un proprio "capitale sole” scritto nel Dna, ovvero una potenzialità limitata della pelle nel reagire ai raggi UV. Che cosa significa? Che la tanto ricercata abbronzatura non è infinita: per sfruttarne al massimo i benefici senza far invecchiare precocemente la pelle o peggio, senza conseguenze più gravi per la salute, bisogna
affrontarla con una strategia precisa. Che varia a seconda dell'età.
0-15 ANNI
Prevenire le rughe nella culla? Non vi sembri esagerato. È infatti proprio nei primissimi anni della nostra vita che ci giochiamo gran parte del nostro capitale solare e che gettiamo le basi per una pelle sana e forte in futuro. La pelle del viso che si scotta e si spella da giovanissimi non limita i suoi effetti negativi sulla salute al momento, ma predispone una sensibilità futura più elevata, soprattutto quando certi incidenti avvengono nei primi anni di vita. Via libera quindi a protezioni totali per i più piccoli, studiate per le pelli particolarmente delicate: prive di profumi e con ingredienti il più possibile naturali e antiallergenici. L'esposizione, poi dev'essere limitata alle ore meno calde del giorno, quando i raggi solari sono filtrati dalla maggiore inclinazione rispetto all’atmosfera. E ricordate: sotto l'ombrellone ci si scotta comunque!
15-30 ANNI
Fino ai trent'anni l'abbronzatura è una sorta di diritto acquisito, ma il segreto per non bruciare il capitale solare è utilizzare una protezione adeguata, alta, e applicarla più volte dopo il bagno e lo sport. Ricordate: più lentamente ci si abbronza, più a lungo si rimane abbronzati. In questo periodo della nostra vita, il viso è in primo piano: per evitare la comparsa precoce di inestetismi e rughe, dobbiamo preparare la pelle all'esposizione con esfoliazioni delicate e utilizzare solari ad alto potere idratante. La sera, dopo la doccia con un olio detergente, può essere utile nutrire la pelle con un doposole che contenga anche qualche percentuale di autoabbronzante: questo ci permetterà di avere un'abbronzatura più intensa e ci darà la soddisfazione del risultato senza pericolosi eccessi.
30-50 ANNI
A questo punto, è il viso che diventa protagonista delle principali strategie antiage: creme specifiche per pelli con primi segni d'invecchiamento sono fondamentali per consentire la migliore protezione e nutrizione.
L'esfoliazione pre-esposizione è importante: elimina le cellule morte ed evita l'inspessimento cutaneo: ricordiamoci che le rughe sono anche il risultato di una pelle indurita in alcune zone critiche. Il sole serve a farci sentire meglio, ma la protezione è d'obbligo, scelta però in base alle proprietà non solo schermanti ma anche nutrienti. In aggiunta, non dimentichiamoci che in questa fase della vita cominciano a proliferare le tanto temute macchie solari, specialmente durante la gravidanza. La pelle del viso tende a pigmentarsi in modo eccessivo, perciò va adeguatamente protetta da un prodotto non solo schermante, ma anche antimacchia.